Quello che è importante è la quantità di dati trasferiti da e verso la cpu.
Quando le cpu sono efficienti, è più importante la larghezza di banda, e quindi la frequenza, poiché le cpu sono in grado di ottimizzare gli accessi, mascherando la latenza. Fortunatamente, questo è il caso delle attuali cpu. I processori Intel sono un po' meglio degli AMD in fatto di accessi alla ram, ma in generale entrambi si comportano bene.
Ad ogni modo, la latenza che vedi espressa sulle ram è espressa in cicli di clock, quindi non puoi confrontare direttamente le latenze di ram a frequenze diverse, perché non hanno la stessa unità di misura.
Se due ram hanno la stessa frequenza, allora CL9 è meglio di CL10.
Quando due ram non hanno la stessa frequenza, devi rapportare la latenza alla frequenza. Per esempio:
Nella prima ram, CL9 a 1600Mhz
Se la ram lavora a 1600MHz, significa che la frequenza reale è 800MHz (DDR significa Double Data Rate: la frequenza apparente è il doppio di quella reale, perché vengono effettuati due trasferimenti per ogni ciclo di clock). Se la frequenza è 800MHz, significa che ogni ciclo dura 1/800M = 0.00125 microsecondi = 1.25 nanosecondi.
Quindi, se la latenza è di 9 cicli, significa che è di 9*1.25 = 11.25ns.
Nella seconda ram, CL10 a 1866MHz, cioè 933MHz reali.
Se la frequenza è 933MHz, un ciclo dura 1.07 ns, e quindi CL10 è 10*1.07 = 10.70ns.
Come vedi, in realtà la seconda ram ha una latenza inferiore, in termini di tempo, anche se è maggiore, come numero di cicli di clock, perché la seconda ram fa più cicli, e quindi i 10 cicli di latenza passano prima rispetto ai 9 della ram più lenta.