Domanda:
che cosa si intende per raid 0 ??? 10 punti alla miglior risp?
Bill
2008-02-20 03:23:56 UTC
su alcuni forum ho visto delle inserzioni su hardisk configurati in modalità raid .
in molti dicevano che questa configurazione (se così si può chiamare ) permetteva una maggiore velocità lettura/scrittura..

gentilmente mi spiegate in modo preciso che significa modalità raid ,a cosa serve e soprattutto come si effettua..

mille grazie.. 10 punti alla miglior risposta
Quattro risposte:
Paul
2008-02-20 03:40:32 UTC
fare un raid 0 vuol dire mettere due hard disk identici e configurarli come se fossero un unico volume attraverso le apposite opzioni del controller raid (di solito dal bios). (due hard disk-> un unico disco c: ad esempio). in questo modo raddoppi le velocità di lettura/scrittura dei dati. la controindicazione è che hai due dischi quindi maggior rumore, maggior calore, maggior consumo. inoltre se ti si rompe uno dei due dischi perdi tutti i dati (anche se l'altro è buono, non puoi recuperare i dati).



ci sono altri tipi di raid come 1,5,10 che garantiscono anche la ridondanza dei dati oltre che la velocità (ma ci vogliono dai 3 dischi in su).
2008-02-20 13:42:59 UTC
Un Redundant Array of Independent Disks ("insieme ridondante di dischi indipendenti", RAID) è un sistema informatico che usa un insieme di dischi rigidi per condividere o replicare le informazioni. I benefici del RAID sono di aumentare l'integrità dei dati, la tolleranza ai guasti e/o le prestazioni, rispetto all'uso di un disco singolo. Nella sua implementazione originaria (nella quale l'acronimo era l'abbreviazione di "Redundant Array of Inexpensive Disks", cioè "Insieme ridondante di dischi economici"), il fattore chiave era l'abilità di combinare parecchi dischi a basso costo e obsoleti in modo da rendere il sistema nel suo complesso migliore di un disco di ultima generazione per capacità, affidabilità e/o velocità.



Nel suo livello più semplice, il sistema RAID permette di combinare un insieme di dischi in una sola unità logica. In questo modo il sistema operativo, invece di vedere differenti dischi, ne vede solamente uno. Il RAID è tipicamente usato nei server, e di solito è implementato con dischi di identica capacità. Con il calo del costo dei dischi rigidi e con il diffondersi della tecnologia RAID nei chipset delle scheda madri, il RAID è spesso offerto come opzione sia sui computer di fascia alta sia su quelli usati da utenti domestici, specialmente se dedicati a compiti che richiedono un grande immagazzinamento di dati, come il montaggio audio/video.



Le specifiche originali suggerivano un diverso numero di "livelli di RAID", o combinazioni di dischi. Ogni combinazione aveva dei vantaggi e degli svantaggi. Con il passare degli anni, sono nate diverse implementazioni del concetto di RAID. La maggior parte differiscono sostanzialmente nell'implementazione dei livelli RAID ideati inizialmente. Questo può portare spesso a confusione, poiché un'implementazione RAID-5 può essere molto diversa da un'altra. RAID-3 e RAID-4 sono spesso confusi o scambiati tra loro.



La vera definizione di RAID è stata oggetto di dibattito nel corso degli anni. L'uso del termine "ridondante" porta a molte discussioni se il RAID-0 sia "vero" RAID. Analogamente, il cambio da economico a indipendente confonde molti dei concetti alla base del RAID: infatti ci sono alcune implementazioni del RAID che usano un solo disco. Per gli scopi di questo articolo, si considera RAID ogni sistema che sviluppa il concetto base di RAID di ricombinare lo spazio fisico di dischi diversi per lo scopo di aumentare l'affidabilità o le prestazioni del sistema nel suo complesso.

Sebbene la "I" di RAID oggi generalmente significhi indipendent (indipendente) invece di inexpensive (economico), uno dei vantaggi originali del RAID era l'uso di apparecchiature poco costose e rimane vero in molte situazioni, soprattutto dove vengono usati dischi IDE/ATA o SATA.



Più comunemente, invece, vengono usati dischi SCSI indipendenti (e più costosi), anche se il costo di tali dischi è molto minore del sistema che il RAID in genere sostituisce.

Il RAID può essere implementato sia con hardware dedicato sia con software specifico su hardware di uso comune.



Con una implementazione software, il sistema operativo gestisce l'insieme di dischi attraverso un normale controller (ATA, SCSI, Fibre Channel o altro). Questa opzione può essere più lenta di un RAID hardware, ma non richiede l'acquisto di componenti extra.



Una implementazione hardware del RAID richiede (almeno) un controllore RAID ad-hoc. Nei computer desktop, questo può essere una scheda di espansione PCI o può essere usato il controller presente nella scheda madre. Nei RAID più grandi, il controller e i dischi sono sistemati in un alloggiamento esterno. Questi dischi possono essere ATA, SATA, SCSI, o Fibre Channel mentre il controllore collega il computer ospite con uno o più collegamenti ad alta velocità SCSI, Fibre Channel o connessioni iSCSI, sia direttamente sia come NAS. Questo controllore gestisce i dischi, e compie i controlli di parità (di cui molti livelli RAID hanno necessità). Questa opzione tende a dare le migliori prestazioni e a rendere la gestione nel sistema operativo molto più semplice. Le implementazione hardware in genere supportano lo scambio a caldo (hot swapping), permettendo di sostituire un disco mentre il sistema rimane in esecuzione.



Sia i sistemi hardware che software supportano l'uso degli hot spare, dischi preinstallati che vengono usati immediatamente (e quasi automaticamente) quando un altro disco si rompe.ciao
2008-02-20 11:32:10 UTC
http://www.dinoxpc.com/Guide/STORAGE/RAID/raid-1.asp

Ho trovato qst:

Il RAID è una modalità che consente, tramite un apposito controller, di 'unire' più dischi fissi e aumentare le prestazioni di lettura/scrittura su hard disk. Il controller può essere già integrato sulla scheda madre se lo supporta oppure può essere acquistato a parte come scheda PCI, può supportare periferiche SCSI oppure EIDE. In questa guida considererò il caso di uno dei più diffusi controller della HighPoint che supporta hard disk EIDE, fornendo un numero di canali IDE aggiuntivi variabile, in genere 4.

Per prima cosa, nel creare un sistema Raid è consigliabile (ma non necessario!!) utilizzare dischi fissi identici, per velocità, capacità e prestazioni, o il sistema raid sarà vincolato al disco più lento (o meno capiente). E' sempre bene anche, prima di abilitare un sistema Raid acquistando un controller, aggiornare il bios della scheda madre.

Esistono varie modalità di Raid, da 0 a 6, considereremo le prime due che sono le più diffuse sui normali pc.

Nel Raid 0 (o striping) un file, prima di essere passato su disco dalla ram, viene diviso in un numero di segmenti pari al numero di dischi costituenti il Raid. Se ho un raid di tre dischi fissi, ogni file al momento della scrittura su hard disk verrà diviso in tre parti, e quando servirà la sua lettura sarà letto da tre parti. In questo modo la velocità è praticamente triplicata, poichè la lettura-scrittura dati dalla ram è circa 1000 volte più veloce che da hard disk, che è un supporto meccanico e quindi più lento (ciò porta ai cosiddetti colli di bottiglia).

Se uso dischi diversi, per esempio uno da 120 gb e uno da 40, la max capacità risulterà di 80 gb (40x2).

Il problema del Raid 0 è che, rotto uno di questi 2 dischi, è perso tutto...

Il Raid 1 (o mirroring) invece è più volto alla sicurezza dei dati che alla velocità. I dati sono scritti su entrambi i dischi del Raid, in caso di guasto di uno dei dischi si manterranno ancora le informazioni sull'altro. Se uso un disco da 40 e uno da 120, la massima capacità sarà 40 gb.

Accanto a questi, esistono altri tipi di raid, per esempio il JBOD, che però consente solo di unire più hard disk facendoli apparire come uno solo, ma senza vantaggi di prestazioni nè di sicurezza.

Vediamo come creare un sistema Raid con due dischi fissi (ma vale anche per più dischi):

1. Collegare i due dischi fissi vuoti con due cavi eide ata a 80 poli (non sono supportati quelli a 40 poli come i vecchi ata33) ai canali IDE 1 e 2 del controller, settandoli col ponticello posteriore in master, e naturalmente anche all'alimentatore (!!!). Accorgimento: non installate i due dischi fissi nel case uno appiccicato all'altro, i dischi scaldano durante il funzionamento e è consigliabile dare loro un po' di spazio libero sopra e sotto.

2. Entrate nel Bios della scheda madre (vedi settaggio del bios) e in Integrated Peripherals abilitare il controller se non era già stato abilitato.

Impostate anche, da Advanced Bios Features, l'ordine di lettura dei drive, impostate per primo il boot da cd rom, dove dopo andrete a mettere il cd di Windows, seguito subito dopo dal boot da controller.

Salvate e uscite. Per il momento non mettete il cd di Windows nel driver

3. Al riavvio, quando il bios riconoscerà il controller e comparirà la scritta 'Premere ctrl + H per entrare nel Bios del Controller', premete ripetutamente e in contemporanea appunto questi tasti per entrare nel bios del controller.

4. A questo punto seguite le indicazioni del manuale del controller per muovervi nel bios (che varia da produttore a produttore): qui dovreste trovare la voce Create Raid, quindi Array Mode che vi consente di impostare il tipo di Raid (0, 1...) e da Select Disk Drive selezionate i dischi che saranno usati per il Raid. Da Block Size nella creazione di un Raid 0 dovrete scegliere la dimensione dei blocchi dati che saranno scritti alternativamente su uno e l'altro dei due dischi nella modalità Raid 0: potete scegliere un valore di 16K, scelta ottimale, o altri valori (anche 512K), seguite le indicazioni del manuale del controller in merito.

Alla fine date l'ok con Start Create Array (o Start Create Process), il controller stesso procederà alla preparazione dei dischi fissi per il raid. I dischi in raid ora saranno visti anche dal bios del controller come uno solo (hidden il primo e hdd0 il secondo).

5. Alla fine del processo, inserite il cd di Windows e riavviate, potrete procedere alla formattazione e potrete installare il sistema operativo (vedi anche Installare il sistema operativo). Se installate Win 98/Me, al termine dell'installazione installate anche i driver del controller, se si tratta di Xp/2000 invece quando apparirà all'inizio dell'installazione 'Premere F6 per installare controller SCSI di terze parti', premete ripetutamente F6 per installarne i relativi driver, vi verrà richiesto di indicare dove si trovano, voi inserite il floppy con i driver in dotazione e fateli ricercare lì. Chiaramente alla fine dell'installazione in questo caso non avrete poi bisogno di reinstallarli... Il sistema Raid sarà visto da Windows come un disco solo, che avrà lo spazio uguale al valore in giga del più piccolo dei due dischi moltiplicato per due (se Raid 0) o al valore del più piccolo disco (se Raid 1).



Creare un sistema Raid in modalità Software

E' possibile creare un sistema Raid anche senza controller Raid, diciamo per così dire in modalità Software. E' necessario Windows Xp Professional Edition o Windows 2000 server installato su un hard disk (che sarà un hd a parte, cioè non entrerà a far parte del Raid), e servono due hard disk vuoti che saranno adibiti appunto al Raid.

Andate da Start--> Pannello di Controllo--> Strumenti di amministrazione--> Gestione computer--> Gestione Disco.

Cliccate a sinistra sul nome di uno dei 2 dischi vuoti (Disco 1 dovrebbe essere...) e scegliete 'Converti in Disco dinamico'. Specificate nella successiva schermata i dischi che volete utilizzare (i 2 vuoti). Quindi cliccate col tasto destro sulla partizione e scegliete Nuovo Volume. Dovrete scegliere il tipo di Volume, scegliete 'Con Striping' (ossia raid 0), e nei successivi passaggi guidati dovrete scegliere i 2 dischi che volete usare e la dimensione di questi che volete usare come Raid 0.
Alez
2008-02-20 11:31:38 UTC
Raid è una modalità possibile con hardisk SATA, acquista una leggera velocità in più.. ma niente di rilevante..


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
Loading...