I mouse ottici e laser funzionano in base al riconoscimento della superficie d'appoggio e quindi dell'identificazione degli spostamenti che avvengono tra mouse e appoggio.
Se il mouse non è in grado di indentificare in modo chiaro con il sensore ottico questa superficie, avrà difficoltà a riconoscerne i movimenti.
I mouse laser e ottici hanno in realtà ben poca differenza: nel laser la sorgente luminosa è una sorgente laser anzichè un led luminoso ma il riconoscimento dell'immagine avviene in entrambi tramite sensori ottici (maggior risoluzione per i laser comunque).
Se sulla scrivania ad esempio hai una lastra di vetro spessa qualche millimetro, entrambi i mouse avrebbero difficoltà per 2 motivi: 1) il vetro causa rifrazione (in sostanza una "deviazione) della luce con ovvie conseguenze; 2) la superficie del vetro riflette parzialmente la luce creando una falsa immagine che può essere confusa dal sensore ottico.
Se il vetro è più spesso, specie con i mouse laser, il "puntino" di luce viene proiettato sulla superficie sotto il vetro, troppo distante per essere "letta" dal sensore ottico e quindi l'effetto è più o meno quello che si ha muovendo il mouse per aria... non si muove. O si muove a tratti quando per caso vede un riflesso sul vetro.
Ovviamente non funziona affatto su uno specchio che crea un riflesso totale dell'immagine quindi il mouse lo rileva come se stesse fermo.
Con i mouse laser non sono molto adatte neanche le superfici in vetro "satinato" in quanto il sensore ha un'alta sensibilità che viene ingannata anche da micro-riflessi sui cristalli del vetro smerigliato, causando una diminuzione della precisione potenziale del mouse.
Altre superfici invece assorbono troppo le lunghezze d'onda della luce emessa dal mouse oppure creano un riflesso esagerato... in entrambi i casi il mouse funziona male.
L'ideale per i mouse ottici e laser sono superfici opache, con gran varietà di colori e di trama, non importa quanto siano lisce o ruvide. Il DSP (Digital Signal Processor) processore che elabora le immagini raccolte dal sensore, lavora proprio su differenze di colori, disegni, righe, contrasti ecc.