Ciao!
Premetto che sono un (quasi) ingegnere informatico, quindi non ho competenze di elettronica. Tempo fa mi sono imbattuto anch'io nel tuo stesso problema. Cercherò di darti una mano per quanto è possibile, per quelle che sono le mie conoscenze.
I gruppi di continuità fondamentalmente si dividono in differenti categorie a seconda di "come si comportano" e della forma d'onda in uscita che rilasciano quando lavorano a batteria. In ambito domestico ci sono gli ups "offline" (i più economici) e quelli "line interactive" (migliori). Per ciò che riguarda la forma d'onda in uscita esistono ups ad onda quadra, sinusoidale approssimata e sinusoidale "pura". L'accoppiata vincente in ambiente domestico è line interactive + sinusoidale pura.
Una delle principali differenze (per lo meno quelle che conosco io) tra gli offline ed i line interactive è nel funzionamento non a batteria: nei primi la tensione in ingresso viene buttata in uscita cosi com'è, mentre negli ultimi la tensione in ingresso viene filtrata ed eventualmente in parte ripulita (se non sbaglio tramite una circuiteria dedicata chiamata AVR).
Il problema principale però (dal quale nascono innumerevoli disquisizioni) è dato dal fatto che gli alimentatori utilizzano un particoalre sistema (PFC) al loro interno per correggere l'angolo di sfasamento tra la corrente in ingresso e la tensione di alimentazione del pc. Questo sfasamento porta infatti alla formazione di quella che viene chiamata "potenza reattiva". Sinteticamente: la potenza che viene trasformata effettivamente in lavoro utile è la "potenza attiva", mentre quella reattiva non viene utilizzata. Quello che fa un alimentatore tramite il PFC è cercare di ridurre la potenza reattiva (più precisamente l'angolo di sfasamento tra le due).
A seconda che il PFC sia attivo o passivo, la componentistica interna cambia. Senza entrare nei dettagli (non ne avrei neanche la competenza) ciò che ti serve sapere è che quelli a PFC attivo sono più sensibili alla forma d'onda in ingresso. Tra l'altro la maggior parte degli alimentatori al giorno d'oggi sono attivi (in quanto riescono a diminure maggiormente l'angolo di sfasamento). In questi casi converrebbe quindi utilizzare un ups con forma sinusoidale pura. Io ad esempio ho preso un APC SUA750I.
In fase di acquisto: se l'ups fornisce una sinusoide pura, viene esplicitamente dichiarato nelle specifiche, mentre se non c'è scritto nulla nella stragrande maggioranza dei casi (in pratica sempre:) forniscono una sinusoide approssimata (quelli di marche scadenti addirittura quasi quadra)
Infine... c'è chi sostiene di non aver mai avuto problemi con i normali ups, ma sinceramente parlando...ho preferito non rischiare:)
Per ciò che riguarda le marche, io mi sono orientato su APC o ATLANTIS LAND. Sono entrambe molto valide a mio giudizio. Se ti stai chiedendo perchè ho preferito la prima alla seconda...semplicemente per una questione di prezzo: quando lo comprai, il modello equivalente della atlantisland costava un po' di più:)
Spero di esserti stato utile. Passo la palla agli elettronici per ulteriori dettagli;)
Aggiungo.
Ciao, il mio l'ho pagato 240 euro spese incluse. I trust ad esempio costano cosi poco perchè non danno in uscita una sinusoide...Io ci ho attaccato un monitor da 22'' e il pc, e ho optato per un 750va. Per dimensionarlo devi tener conto dei componenti che hai all'interno. In particolar modo ciò che consuma di più è la scheda video e il processore. Ovviamente il calcolo lo devi fare in full load, ovvero a pieno carico. Inoltre, come consiglio personale, fallo sempre sovradimensionato.